25 Maggio 2025

Africo Vecchio - Viaggio tra le rovine ed i ricordi

Il contesto storico e paesaggistico

Africo Vecchio è un luogo sospeso nel tempo, avvolto da un’aura di mistero e memoria. Adagiato tra le gole e i pendii più aspri dell’Aspromonte meridionale, questo borgo abbandonato racconta una storia di resilienza e di legame profondo con la terra. Fu definitivamente evacuato negli anni ’50 in seguito a una serie di alluvioni devastanti, e da allora è diventato simbolo di un passato difficile ma ancora vivido nella memoria collettiva calabrese.

Il contesto paesaggistico è di straordinaria suggestione: la vegetazione tipica della macchia mediterranea si alterna a lembi di bosco, corsi d’acqua e scorci panoramici. Percorrere i sentieri che conducono ad Africo Vecchio significa immergersi in una natura forte, autentica, a tratti selvaggia, dove ogni passo è un incontro con la storia, con le rovine delle case in pietra, con le tracce di una civiltà pastorale che ha resistito finché ha potuto.

Il Percorso

Il cammino verso Africo Vecchio si sviluppa per circa 10 km su sentieri sterrati, con un dislivello positivo di 390 metri e negativo di 440 metri, classificandosi come escursione di difficoltà E (Escursionistica).

Il tracciato attraversa aree di grande interesse naturalistico, tra vecchi sentieri lastricati, costoni rocciosi e valloni che si aprono su panorami spettacolari. Lungo il percorso sono presenti due punti acqua, fondamentali per idratarsi durante la camminata.

La durata complessiva dell’escursione, comprese le soste, è stimata in circa 5-6 ore, rendendola adatta a escursionisti mediamente allenati.

Si parte dal villaggio Carrà e poco dopo si imbocca una comoda scorciatoia in lieve discesa. Si percorre, in parte, il sentiero CAI 113. Dopo circa 2 Km dalla partenza si raggiunge il vecchio cimitero e si imbocca una deviazione che ci porta alla bellissima chiesetta di San Leo. Situata in località Mingioia, immersa nella natura selvaggia dell’Aspromonte, questa chiesetta rappresenta un raro esempio di architettura religiosa rurale, legata alla tradizione monastica basiliana. Costruita con pietra locale, la chiesa presenta una struttura semplice a navata unica. Il contesto naturale circostante conferiscono al luogo un’atmosfera di profonda spiritualità e contemplazione.

Si ritorna quindi sui nostri passi per riprendere il sentiero che in poco tempo ci porterà alle rovine di Africo. Dopo aver visitato il borgo e l’antica chiesa, imboccheremo il sentiero CAI 114 in direzione di Casalnuovo fino a raggiungere una suggestiva “passerella” (così indicata nella segnaletica), in realtà un vero e proprio ponte tibetano, una struttura sospesa realizzata per facilitare il collegamento tra i due antichi borghi dell’Aspromonte. Inaugurato nel luglio 2018, il ponte è stato costruito sull’alveo del Torrente Casalnuovo, nell’ambito di un progetto di valorizzazione del territorio promosso dal Parco Nazionale dell’Aspromonte e dal Comune di Africo. Il ponte è stato progettato per integrarsi armoniosamente con l’ambiente circostante, utilizzando materiali che rispettano il contesto naturalistico.

In questo bellissimo ed ombroso contesto consumeremo la nostra colazione al sacco.

Tornando, quindi, a ritroso per lo stesso sentiero, raggiungiamo nuovamente Africo ed imbocchiamo ancora il sentiero 113 che ci riporterà, attraverso alcuni tornanti in leggera salita, al punto di partenza.

L’escursione è condivisa con l’associazione SudTrek

Informazioni logistiche e consigli

· Partenza: Appuntamento alle 9.30 al campo sportivo di Bova (superiore). Da qui ci si sposterà con le auto al punto di partenza dell’escursione (Villaggio Carrà).

· Accompagnatori: L.Criaco – P.Latella (AE) – G.Commisso (AE)

· Abbigliamento consigliato: scarponi da trekking, cappello, abbigliamento a strati.

· Equipaggiamento: zaino giornaliero, almeno 1,5 litri d’acqua, snack e/o pranzo al sacco, bastoncini da trekking, crema solare.

· Punti acqua: alla partenza e durante il percorso.

· Rientro previsto: l’escursione si svolgerà in modo tale da concederci momenti di pausa, contemplazione del paesaggio, approfondimenti storici, senza una precisa scadenza.

· Mezzo di spostamento: Autovetture proprie. Si consiglia di utilizzare auto “alte da terra” in quanto l’avvicinamento al punto di partenza è in parte caratterizzato da sterrato agibile ma, in qualche tratto, sconnesso.

Iscrizioni tramite il LINK sottostante entro Venerdì 23 Maggio.