Un cammino per contemplare il platano orientale e l’eremo di s. Elia, prima di inoltrarci all’interno di boschi, con ampie vallate, sorgenti d’acqua e panorami incantevoli: siamo nel cuore della Calabria, nel punto più stretto d’Italia.

Il percorso si snoderà nel territorio compreso tra il Passo Fossa del Lupo (a sud) e il Monte Contessa (a nord), prima e sacra sentinella delle Serre settentrionali posta al centro tra i due mari nel punto più stretto d’Italia.
 
Vogliamo dimostrare che nell’area del parco eolico, che ha arrecato notevoli ferite alle nostre montagne e ai cuori delle persone loro assidue frequentatrici, ci sono ancora zone intatte e conservate come un tempo. Boschi antichi, ampie vallate, pascoli e sorgenti d’acqua che sono habitat di numerose specie vegetali e animali selvatici.

Programma

ore 9,00 raduno a Curinga (CZ), di fronte al Bar La Pergola.
Come arrivare: Autostrada A2 verso Salerno, uscita Pizzo (Angitola), proseguire sulla Statale 19 verso Curinga.
Si prosegue, ciascuno con la propria macchina, per raggiungere i vari luoghi di interesse (prima il Platano, con adiacente il Convento di Sant’Elia, poi il punto di inizio dell’escursione)
ore 9,20    inizio attività

Scheda tecnica (escursione)

Tipologia percorso: ad anello su sentiero e carrareccia
Lunghezza: 7,60
Dislivello cumulativo in salita: 220 m
Dislivello cumulativo in discesa: 220 m
Tempo di percorrenza stimato: 3,30
Difficoltà: E Escursionistico (escursione completa) – T Turistico (escursione ridotta a cura di AE dedicato, in caso di eventuali necessità di escursionisti principianti / meno allenati)
Altitudine max.: 898
Altitudine min.: 761
Acqua non presente
 
Descrizione del percorso (con inizio subito dopo la visita al Platano e al Convento)
Appena superata Serra Pelata, lasceremo le macchina a bordo strada e ci inoltreremo nel bosco di faggi di Timpone del Monaco (916m s.l.m.; probabile sede di antiche strutture monastiche, come suggeriscono lo stesso toponimo e la presenza sparsa di mucchi di residui in pietra), procederemo in quota sotto i pini di Madamalaura fino a giungere ad un meraviglioso affaccio sul versante sud-ovest che offre un panorama mozzafiato sulle Isole Eolie, vette delle Serre e l’Aspromonte, costa messinese e… nelle giornate più nitide e terse, a volte spicca in coda anche la maestosa sommità dell’Etna. Costeggiando il bosco di conifere scendendo la vallata incontreremo un’antica carrareccia in selciato risalente al decennio francese, giungeremo a freschi ruscelli e risaliremo sotto i faggi fino a sboccare ai margini del Piano delle Anguille in contrada Testa di Pilla dove, oltre alle numerose sorgenti del fiume omonimo (affluente del Pesipe) che sgorgano dalla terra, incontreremo un antico rudere in pietra edificato dalla nota famiglia Cefaly.
Faremo rientro al punto di partenza passando dal sentiero di Madamalaura.
A fine percorso,  faremo una tappa panoramica su Serra Pelata per completare la visione panoramica  sui due mari e a nord sui massicci  della Presila catanzarese.
 
Cosa portare
Obbligatorio: scarpe da trekking, pantaloni lunghi da trekking, giacca a vento impermeabile o poncho (da tenere nello zaino), abbigliamento a strati idoneo al trekking, acqua q.b., pranzo a sacco.
Consigliato: bastoncini da trekking, cambio indumenti (da lasciare in auto)
 
Note
L’escursione sarà condotta da Angela Valenzise (Accompagnatore AE FIE), Angela Sgromo (socio esperto). A supporto, Elvira Romeo (Accompagnatore AE FIE) per eventuali esigenze escursione T Turistica 
L’accompagnatore, a sua discrezione, potrà decidere di variare il percorso o di annullare l’escursione per qualsiasi motivo o imprevisto che possa compromettere la sicurezza del gruppo e dei singoli partecipanti.